Il "Kit di difesa dall'astrologia" di Andrew Fraknoi e perché non funziona

Gatto imbronciato

...mi aspettavo di meglio

 

Articolo aggiornato il 27/03/2019.

Nota: Se ci sono dei termini tecnici che non capite provate a vedere il mio glossario.

Introduzione

 

Il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze) è un’organizzazione italiana la cui conoscenza dell’astrologia si può ritenere di livello superiore alla (molto scarsa) media degli scettici, perché almeno evitano sterili polemiche centrate sulla precessione degli equinozi o altre sciocchezze simili.

Costoro hanno anche istituito un “osservatorio” che controlla di anno in anno le previsioni degli astrologi, mettendo poi in evidenza quelle sbagliate… potrebbero fare lo stesso colle previsioni meteorologiche o quelle degli analisti finanziari, ma conoscono abbastanza queste discipline da riconoscere l’esistenza di un margine di errore mentre dall’astrologia sembrano pretendere l’infallibilità.

 

Quest’organizzazione sembra essere, nel migliore dei casi, una realtà composita con forte differenze di levatura tra i suoi membri dato che vengono pubblicati anche articoli come questo: https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=101839 intitolato “Dalle stelle alle stalle: Le confessioni di un "astrologo pentito", ovvero: ecco come l'astrologia rischi di cambiarmi la vita” quando l’autore è, per sua stessa ammissione, un tizio che non ha mai creduto nell’astrologia e non l’ha nemmeno studiata: ne ha solo imparato abbastanza termini tecnici da fingersi astrologo per superare un periodo di difficoltà economiche.

Un articolo simile può avere una sua utilità nel mostrare come non ci siano controlli nel verificare l’effettiva competenza di un astrologo, ma bisogna dire che, anche con ordini professionali formalmente istituiti, ogni tanto si scopre che, ad esempio un medico, esercitava da anni senza averne titolo.

Il CICAP quindi, nonostante il suo “osservatorio” e anni di attività, sembra negare la possibilità che esistano astrologi sinceramente appassionati e convinti (eventualmente anche a torto) della validità della loro arte, e pensa che si tratti solo di truffatori come l’ex astrologo dell’articolo.

Mi chiedo quanti anni di “attenta osservazione” saranno necessari prima che il CICAP si renda conto della sincera convinzione di molti seguaci di questa antica disciplina.

 

Ma questo mio articolo vuole in realtà affrontare un altro testo pubblicato nel sito del CICAP: https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=100017 scritto da un astronomo americano, Andrew Fraknoi il cui testo originale si può trovare qui: https://www.researchgate.net/publication/253783518_Your_Astrology_Defense_Kit; quando possibile confronto una traduzione coll’originale per verificare eventuali errori; purtroppo l’articolo originario è stato rivisto più volte e la traduzione sembra essere stata fatta su una versione molto più vecchia, ormai non più disponibile online, il che rende difficile capire se le differenze constatate sono dovute a errori di traduzione o piuttosto agli aggiornamenti dell’autore.

 

L’inizio

 

Fraknoi è un uomo di scienza e sembra identificarsi completamente nei valori e nei metodi che hanno permesso all’umanità di raggiungere impressionanti traguardi di conoscenza del mondo fisico (di cui beneficiamo anche noi astrologi dato che ora la posizione dei è determinata con molta più precisione). Questi stessi valori, tuttavia, gli impediscono di porsi altre domande e di indagare il mondo spirituale, di cui non forse nemmeno concepisce l’esistenza.

 

Questo rigoroso scienziato ha scritto l’articolo perché stufo di vedere la sua disciplina associata all’astrologia e sentirsi rivolgere domande a riguardo; spiega quindi di voler fornire varie obiezioni che, chiunque abbia a che fare con un astrologo, possa porgli per metterlo in difficoltà.

 

Inizia spiegando molto brevemente in cosa consiste l’astrologia (nella versione italiana c’è scritto che gli astrologi userebbero una “tabella chiamata oroscopo”; il termine “tabella” spero vivamente che sia un errore di traduzione e che non sia stato usato il termine “table” in versioni precedenti dell’articolo, nella versione inglese da me esaminata si parla correttamente di “chart”, il termine oroscopo è corretto perché in origine la parola “oroscopo” intendeva l’ascendente o, eventualmente, tutta la carta astrologica nel suo complesso, nell’antichità non si facevano gli oroscopi che si trovano attualmente nelle riviste).

Aggiunge che sono in molti ancora oggi a credere nell’astrologia, accennando al fatto che persino il presidente americano Ronald Reagan consultava regolarmente un’astrologa e che, secondo un sondaggio del 1984, il 55% degli adolescenti americani crede nell’astrologia. Tutti dati che fanno capire quanto sia importante, agli occhi di un uomo dai sani principi razionali come Fraknoi, illuminare la plebe superstiziosa col lume della ragione.

 

Segue poi una breve spiegazione che giustifica come i popoli antichi, sempre preoccupati di quali fossero le intenzioni degli dei, abbiano cercato rassicurazione nelle stelle e di come, ancora oggi, sia più affascinante pensare alla Venere astrologica che alla Venere fisica, caratterizzata da piogge di acido solforico e temperature insopportabili.

 

Dopo aver fatto conoscere il grave problema ai suoi razionali lettori, entra nel vivo dell’articolo con “dieci domande imbarazzanti” da porre all’astrologo (chiamate più banalmente “Le dieci domande” nella traduzione italiana).

 

Risposta alle “Ten embarrassing questions”

 

1. Qual è la probabilità che un dodicesimo della popolazione mondiale abbia una giornata dello stesso tipo?

Gli autori delle colonne di astrologia dei quotidiani (rubriche che appaiono su più di 1200 giornali nei soli Stati Uniti) affermano che voi potete apprendere qualcosa sulla vostra giornata leggendo uno dei 12 paragrafi sul giornale del mattino. Una semplice divisione mostra che 400 milioni di persone del mondo avranno lo stesso tipo di giornata, ogni giorno.

 

Nessuna: gli oroscopi stanno all’astrologia come l’ “Allegro chirurgo” alla chirurgia.

 

2. Perché è il momento della nascita, e non quello del concepimento, cruciale per l'astrologia? L'astrologia sembra scientifica ad alcuni perché l'oroscopo è basato su un dato preciso: il momento della nascita. Quando l'astrologia si sviluppò, molto tempo fa, tale momento era considerato l'istante della magica creazione della vita. Ma oggigiorno noi sappiamo che la nascita è la fase culminante di nove mesi di costante sviluppo nell'utero. Anzi, gli scienziati ora ritengono che molti aspetti della personalità di un bambino siano fissati molto prima della nascita.

 

Affermare che nel passato l’umanità non avesse notato la progressiva crescita del ventre della madre è contrario sia alle fonti storiche che alla razionalità tanto amata da Fraknoi.

In verità tra gli astrologi c’è un certo dibattito circa l’importanza del concepimento e già autori antichi forniscono strani sistemi per ricavare il momento di concepimento dall’ora di nascita fornita.

Personalmente non ritengo molto importante il concepimento.

Semplicemente, per il principio di analogia, il momento di nascita è il momento in cui il bambino si manifesta nel mondo. Quindi l’ascendente (cioè il punto dello zodiaco che sta sorgendo in quell’istante) lo rappresenta. Si parte da qui per valutare il tema natale, e la vita del nascituro.

L’astrologia potrà anche sembrare scientifica (a detta di Fraknoi) perché si basa sul momento di nascita, ma non è una scienza. O meglio, la si può considerare una branca delle “scienze umane” come psicologia, antropologia, filosofia ecc, dette anche “scienze molli” per differenziarle dalle “scienze dure” come l’astronomia dato che, pur essendo costituite da un corpo di conoscenze logicamente organizzato e strutturato, non vi si può applicare completamente il metodo scientifico.

Se gli scienziati ritengono che molti aspetti della personalità di un bambino siano fissati prima della nascita, non è un problema: loro seguono altre vie. Comunque anche molte caratteristiche di un romanzo sono scritte prima che sia completato, ma ciò non toglie che la visione complessiva del libro si può fare solo quando è pronto per la stampa.

 

3. Se l'utero della madre può proteggere dagli influssi astrologici fino alla nascita, possiamo ottenere lo stesso effetto con un involucro di bistecche? Se così potenti forze emanano dai cieli, per quale motivo esse vengono inibite prima della nascita da un sottile schermo di muscoli, carne e pelle? Se il possibile oroscopo di un bambino è insoddisfacente, potremmo ritardare l'azione delle influenze astrologiche avvolgendo immediatamente il neonato con un involucro di bistecche fino a che i segni celesti saranno più favorevoli?

 

Il nostro polemista è anche un professore universitario e si fa apprezzare molto dagli studenti per la qualità dei suoi corsi di astronomia, semplici da comprendere e pieni di umorismo che rende l’apprendimento molto piacevole; purtroppo questa volta non conosce l’argomento (sarebbe più corretto dire che la sua mente è incompatibile all’astrologia, cosa di cui sarà senz’altro sollevato) e quindi risulta meno divertente.

Ad ogni modo l’utero non protegge da niente, semplicemente l’influenza dei pianeti si esercita dopo la nascita perché è il momento in cui il bambino si affaccia al creato.

Si può anche far nascere un bambino in una stanza 500 metri sottoterra, avvolgendo l’intera struttura in bistecche, ma non cambierebbe niente, ormai è nato e si applica il tema natale della nascita, positivo o negativo che sia.

 

4. Se gli astrologi sono così abili come affermano, perché non sono più ricchi? Alcuni astrologi rispondono che essi non sono in grado di predire eventi particolari, ma solo tendenze generali. Altri affermano di avere il potere di prevedere i grandi eventi, ma non i piccoli, Ma in ogni caso gli astrologi potrebbero ammassare miliardi pronosticando il comportamento generale del mercato finanziario o delle borse merci, evitando così di imporre alti onorari ai propri clienti. Nell'ottobre del 1987, quanti astrologi previdero il "lunedì nero" in Borsa, mettendo in guardia i loro clienti?

 

Evidentemente il loro tema natale non prevede ricchezza, ad ogni modo suppongo ne esistano anche di ricchi, ma spero vivamente che nessuno manipoli il mercato azionario al solo scopo di fare miliardi.

Può darsi che alcuni astrologi con competenze finanziarie usino le proprie capacità come appoggio per le loro operazioni di borsa, come pare facciano anche matematici, fisici e altri ancora; tuttavia saranno sicuramente una minoranza: se uno studia l’astrologia (o la matematica) solitamente lo fa per passione, non coll’idea di manipolare il mercato finanziario.

Riguardo le previsioni del lunedì nero non so quanti astrologi l’hanno previsto, ne a quanti sia mai stato chiesto cosa sarebbe successo in quel periodo, ma temo che non lo sappia nemmeno Fraknoi.

 

5. Tutti gli oroscopi compilati prima della scoperta dei tre pianeti più esterni sono sbagliati? Alcuni astrologi affermano che il segno zodiacale (la posizione del Sole sullo Zodiaco al momento della nascita, che la maggior parte degli oroscopi sui quotidiani usa come unico riferimento), è una guida inadeguata per comprendere gli effetti del cosmo. Questi professionisti "seri" (generalmente quelli che hanno abbandonato il redditizio affare della vendita di articoli ai giornali) insistono nell'affermare che l'influenza di tutti i corpi celesti di maggiori dimensioni del sistema solare deve essere presa in considerazione compresi Urano, Nettuno e Plutone, che non furono scoperti, rispettivamente, fino al 1781, al 1846, e al 1930. In tal caso, che accade della pretesa di molti astrologi secondo i quali la loro arte ha condotto a predizioni accurate per molti secoli? Tutti gli oroscopi compilati prima del 1930 erano sbagliati. E come mai le imprecisioni in questi oroscopi non hanno portato gli astrologi a dedurre la presenza di Urano, Nettuno e Plutone molto prima che gli astronomi li scoprissero? Che succede se gli astronomi trovano un decimo pianeta? E che dire degli asteroidi e dei satelliti di dimensione planetaria del sistema solare esterno?

 

Per qualche motivo nella “nuova” versione in inglese non si menziona Plutone e non si chiede nemmeno cosa succederebbe se venisse scoperto un nuovo pianeta, ad ogni modo non è molto importante.

Gli astri “fondamentali” sono quelli dell’antichità, da Saturno al Sole (o da Saturno alla Luna, per usare l’ordine adottato dall’astrologia). Gli altri sono utili strumenti che possono facilitare la comprensione di molte carte, ma rappresentano comunque un elemento meno rilevante rispetto ai pianeti “tradizionali”. Non posso escludere completamente che qualche carta astrologica possa essere stata interpretata scorrettamente perché non si conosceva la posizione dei transaturniani, ma si tratterebbe comunque di casi isolati.

In pratica è come dire: a inizio ‘900 le auto non avevano servosterzo, quindi non erano auto?

 

6. Dobbiamo condannare l'astrologia come una forma di fanatismo? In una società civile noi deploriamo tutti i sistemi che giudicano l'individuo semplicemente in base al sesso, al colore della pelle, alla religione, alla nazione di origine, o alle altre circostanze casuali della nascita. Nonostante ciò gli astrologi vantano di valutare la gente basandosi su un'altra circostanza casuale legata alla nascita - le posizioni degli oggetti celesti. Forse che rifiutare un appuntamento a un Leone o un lavoro a una Vergine non è così riprovevole come rifiutare un appuntamento a un Cattolico o un lavoro a una persona di colore?

 

Fanatici e persone equilibrate si trovano dappertutto, per quanto mi riguarda ho trovato più di una persona accecata dal “lume della ragione” e trasformata in un fanatico.

L’astrologia non si basa solo sui segni solari, ma sulla carta nel suo complesso; non allo scopo di discriminare, ma per aiutare le persone a esprimere al meglio il proprio potenziale e diventare più consapevoli.

 

7. Perché scuole diverse di astrologia sono così in disaccordo l'una con l'altra? Gli astrologi sembrano essere in disaccordo sulla maggior parte degli aspetti fondamentali del loro mestiere: se tener conto della precessione dell'asse della Terra, quanti pianeti e altri oggetti celesti devono essere considerati, e - soprattutto - quali tratti della personalità si associano con ciascun fenomeno cosmico.

Leggete 10 diverse colonne di astrologia, o procuratevene una letta da 10 differenti astrologi, e probabilmente otterrete 10 differenti interpretazioni.

Se l'astrologia è una scienza, come pretendono i suoi sostenitori, perché i suoi cultori non convengono su una teoria comune dopo migliaia di anni di raccolta di dati e di affinamento della loro interpretazione? Le idee scientifiche generalmente convengono nel tempo man mano che vengono verificate in laboratorio o altrove. Invece i sistemi basati sulla superstizione o su credenze personali tendono a divergere man mano che i loro adepti fanno carriera separatamente manovrando per il potere, il denaro o il prestigio.

 

Come ho già detto in passato la maggioranza degli astrologi considera la disciplina più un’ “arte” che una scienza; se è una scienza fa parte delle “scienze molli”, molto diverse da quelle “dure” come l’astronomia.

Ad ogni modo l’astrologia studia l’umanità che, come sappiamo, è un oggetto di studio complesso e contraddittorio. Quindi, per forza di cose, è anch’essa un sistema complesso e contraddittorio; non c’è nulla di strano nel fatto che ci siano differenti approcci, tanto è vero che ce ne sono in scienze umane antiche come economia, politica e filosofia, o più recenti come psicologia, sociologia ecc.

 

8. Se l'influenza astrologica è trasportata da una qualsiasi forza nota, perché sono i pianeti ad avere l'effetto maggiore? Se gli effetti dell'astrologia possono essere attribuiti alla gravità, alle forze di marea, o al magnetismo (ciascuna di queste cause è invocata da una scuola diversa), anche uno studente di fisica alle prime armi può eseguire i calcoli nacessari per stabilire che cosa realmente influenzi un bambino appena nato. Questi calcoli sono stati eseguiti per molte diverse situazioni nel volume di Roger Culver e Philips Ianna Astrology: True or False. Per esempio, risulta che l'ostetrica che assiste il bambino possiede un'attrazione gravitazionale che è sei volte quella di Marte, e una forza di marea duemila miliardi di volte più intensa. Infatti l'ostetrica possiede certamente meno massa di Marte, ma è enormemente più vicina al bambino.

 

Se le influenze astrologiche fossero trasportate da qualche forza nota Fraknoi crederebbe nell’astrologia, ma naturalmente non è così.

Al momento di scrivere questo articolo non ero a conoscenza di astrologi che avessero affermato simili assurdità, eppure di recente ho avuto il dispiacere di scoprire che, ad esempio, l’astrologo Jeff Mayo ha chiamato in causa “the pattern formed by the interplanetary gravitational fields” (1). Ad ogni modo di sicuro gli effetti dei pianeti non possono essere attribuiti a gravità, forze di marea, magnetismo o altro e sconsiglio vivamente di rivolgersi ad astrologi che fanno affermazioni del genere. Confrontare l’attrazione gravitazionale di un’ostetrica con quella di Marte serve solo agli studenti di fisica per esercitarsi, ma non contribuisce certo a confutare l’astrologia, tanto meno a comprenderla.

Fraknoi ha una visione materialista e non sospetta di cosa tratta l’astrologia.

Non sono i pianeti in quanto tali a influenzare l’umanità, ma le forze che rappresentano. Essi sono come delle lancette di un barometro che, al posto informarci circa il livello di pressione atmosferica, ci dicono come stanno interagendo tra loro diverse forze, le quali sono emanazioni di Dio.

Come sono stati assegnati i pianeti alle forze corrispondenti? Col principio di analogia, principalmente in base a colore, velocità e distanza stimata dalla Terra.

I progressi dell’astronomia hanno fornito ulteriori elementi a favore di queste scelte: ad esempio Venere ha anche l’orbita più simile a un cerchio di tutti i pianeti, confermando così l’idea di armonia e bellezza; Marte, considerato legato al ferro, ha un colore rosso visibile anche ad occhio nudo a causa dell’ossido di ferro presente sulla sua superficie; l’espansivo” Giove è il pianeta più grande del sistema solare; Urano, che dalla sua scoperta è stato associato, tra le altre cose, all’eccentricità, ha il proprio asse quasi parallelo al piano orbitale e la rotazione attorno al proprio asse lo fa “rotolare” all’incontrario rispetto alla direzione del moto orbitale.

Gli astrologi nominano direttamente Marte, la Luna ecc per ragioni di brevità, dire ogni volta “le forze rappresentate da Saturno...” o “la posizione di Marte mostra che le entità a lui associate stanno interagendo nel modo x con quelle associate a Venere” renderebbe pesante un testo, allungandolo inutilmente.

 

Naturalmente tutto questo non ha niente a che fare colla scienza, e non potrà che rafforzare lo scetticismo di Fraknoi... sempre che sia ancora possibile aumentarlo.

 

Nella versione inglese, tra la domanda 8 e la 9 c’è un box sulla precessione degli equinozi, un argomento da me già affrontato altrove http://www.ilgattoastrologo.com/articoli/precessione. Non so se fosse presente anche nella versione tradotta dal CICAP, ed eliminato per non far fare brutta figura all’autore, o se si tratti invece di una “brillante” aggiunta successiva.

 

9. Se l'influsso astrologico è trasportato da una forza ignota, perché questa è indipendente dalla distanza? Tutte le forze ad ampio raggio d'azione che noi conosciamo nell'universo diventano sempre più deboli con l'allontanarsi degli oggetti. Ma, come ci si potrebbe aspettare in un sistema geocentrico costruito migliaia di anni fa, le influenze astrologiche non dipendono affatto dalla distanza. L'importanza di Marte nel vostro oroscopo è la stessa, sia che il pianeta sia della stessa parte del Sole insieme con la Terra, sia che si trovi sette volte più lontano dal lato opposto. Una forza che non dipende dalla distanza sarebbe una scoperta rivoluzionaria

 

Se una forza è ignota è difficile discuterne le proprietà.

Personalmente non ritengo che ci sia nessun trasporto, semplicemente il movimento dei pianeti ci suggerisce cosa sta per succedere sulla terra.

 

10. Se gli influssi astrologici non dipendono dalla distanza, perché non esiste un'astrologia delle stelle, delle galassie e dei quasar? L'astronomo francese Jean Claude Pecker ha osservato che gli pare segno di chiusura mentale degli astrologi il limitare la loro attività al nostro sistema solare. Miliardi di stupendi corpi celesti in tutto l'universo sommerebbero il loro influsso a quello dei nostri esili e piccoli Sole, Luna e pianeti. Un cliente il cui oroscopo ometta gli effetti di Rigel, della pulsar del Granchi e di M31, ha veramente ricevuto indicazioni complete?

 

L’influsso delle stelle è stato da sempre tenuto in considerazione da molti astrologi: bocciato, torna quando sarai più preparato.

 

L’astrologia messa alla prova

 

Dopo aver messo in imbarazzo gli astrologi, costringendoli a rispondere a simili sciocchezze, il buon scienziato dichiara che l’astrologia non sostiene la prova dei test scientifici (anzi “careful tests”, cioè “test accurati”, nella versione inglese). Purtroppo è molto difficile applicare test scientifici a una disciplina come questa, non si tratta di pesare dei sassi, vediamo comunque cosa ha prodotto la comunità scientifica.

 

Ecco quindi che ci accenna a un “careful test” fatto dallo psicologo Bernard Silverman dell’Università del Michigan che avrebbe esaminato le date di nascita di 2978 coppie che si stavano per sposare e quelle di 478 che stavano per divorziare per vedere se c’era una correlazione tra i coniugi e l’appartenenza a segni classificati come compatibili o incompatibili e non ha trovato nessuna correlazione.

Spiace informare il signor Silverman che ha perso tempo: i segni solari sono solo un ingrediente di qualcosa di molto più complesso, se avesse trovato una correlazione sarei stato il primo a sorprendermi.

 

Un altro “careful test” è stato fatto da John McGervey, stavolta un fisico della Case Western Reserve University, che ha indagato la relazione tra segno solare e scelta professionale raccogliendo le date di nascita di ben 6000 politici e 17000 scienziati scoprendo (anche lui!) che la distribuzione di segni solari è completamente casuale.

Vedi sopra, uno sforzo ancora maggiore ma egualmente mal indirizzato.

Se l’astrologia fosse così banale si potrebbe fare da sé, a che servirebbero gli astrologi?

Qualcuno potrebbe pensare che, con numeri così elevati, i segni solari legati a certe professioni, o quelli compatibili tra loro, dovrebbero risaltare in qualche modo, ma nell’astrologia ci sono molte variabili, innumerevoli combinazioni. Non solo: quei segni possono benissimo risultare importanti nei temi delle persone esaminate, ma semplicemente non per la presenza del Sole; vi si può infatti trovare l’ascendente o il suo signore, il medio cielo, la Luna ecc, elementi non considerati negli esperimenti citati.

 

Nonostante l’autore abbia annoverato questi tra i “careful tests”, parla anche di un esperimento fatto nel 1985 dal fisico Shawn Carlson del Lawrence Berkeley Laboratory ideato per evitare le obiezioni degli astrologi circa il fatto che non ci si può basare solo sul segno solare.

Verrebbe da chiedersi perché, se l’autore sa che i test precedenti sono stati svolti in un modo estremamente superficiale e alieno al reale funzionamento dell’astrologia, li abbia inclusi nel suo articolo; ma per il nostro seguace del metodo scientifico l’astrologia è una fesseria senza se e senza ma, quindi qualunque esperimento che non la dimostra è un “careful test”.

 

Ma veniamo a questo test.

Sulla carta l’esperimento può sembrare interessante: si radunano dei volontari che danno i loro dati di nascita e gli si fa compilare il questionario “California Personality Inventory”, un test psicologico che elabora le risposte fornendo descrizioni che usano “proprio il tipo di termini vaghi, generici e descrittivi caratteristici degli astrologi .

Sono stati trovati astrologi disposti a partecipare all’esperimento e una “rispettata” organizzazione astrologica (virgolette dell’autore, la traduzione italiana ha reso il termine “respected” col più insinuante “rispettabile”; l’organizzazione, non nominata, è l’ NSCR “National Council for Geocosmic Research”) ha calcolato i temi natali in base ai dati forniti dai volontari; per ogni tema natale fornito agli astrologi sono state consegnate tre descrizioni “California Personality Inventory” incaricandoli di individuare quella corrispondente al tema natale. Gli astrologi risultano aver ottenuto una misera percentuale di successo pari al 34%, compatibile con quella di una scelta casuale.

Il problema è che il test è stato condotto piuttosto male. Infatti, senza andare tanto lontano, nello stesso sito del CICAP si può trovare un articolo che accenna alle dure critiche mosse nei confronti di questo test: https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=273506; anche il “Journal of Scientific exploration” pubblicò nel 2009 un articolo dello psicologo tedesco Suitbert Ertel che critica duramente il test: http://www.astrionline.it/carlson/ertel.pdf; risulta che i profili CPI forniti agli astrologi erano troppo vaghi e, spesso, molto simili tra loro, inducendo alcuni degli astrologi che si erano offerti volontari per l’esperimento a rinunciare. Pare che, per non chiudere l’esperimento, gli astrologi rimasti abbiano dovuto fare il lavoro anche di quelli “disertori”, ma il test ne risulta chiaramente alterato. Un astrologo che ha partecipato al test ha provato a farlo notare allo stesso Andrew Fraknoi durante una conferenza di quest’ultimo, ottenendone solo una reazione letteralmente evasiva: https://proastrologer.com/an-encounter-with-a-skeptic/.

Interesserà senz’altro scoprire che nemmeno le persone esaminate sono state in grado di riconoscere il proprio CPI all’interno di una terna propostagli.

Forse per ragioni di sintesi, il nostro avversario non accenna a un’altra fase del test in cui ogni soggetto esaminato doveva riconoscere l’interpretazione del proprio tema natale tra tre interpretazioni fornitegli, anche qui il fallimento fu totale.

Tuttavia queste interpretazioni sono state redatte in maniera diversa dal solito, evitando riferimenti a luoghi, tempi, età per non permettere il riconoscimento sulla base di indizi non direttamente legati all’interpretazione astrologica, e doveva essere piuttosto sintetico (1000 parole in tutto).

Carlson risulta infine aver scritto l’articolo in cui esponeva i risultati in maniera non del tutto onesta, esagerando i buoni rapporti che ci sono stati con gli astrologi e omettendo la rinuncia da parte di alcuni di questi una volta visti i profili CPI.

 

L’articolo del CICAP dove viene criticato l’esperimento di Carlson fa riferimento anche a un test in cui gli astrologi hanno avuto successo, che pare tuttavia essere stato criticato da molti scettici, e un test del 1990 fatto dagli psicologi McGrew e McFall, in cui invece gli astrologi hanno fallito miseramente, che pare essere stato fatto molto meglio di quello di Carlson.

Tuttavia non è stato inserito da Fraknoi tra i suoi “careful test”, probabilmente perché ha scritto la versione originale prima che i risultati dello studio fossero pubblicati, non si capisce però perché non l’abbia aggiunta successivamente, eliminando magari qualcuno dei test già inseriti dato che non valgono niente.

Considerato che questo articolo è già più corposo di quello che dovrebbe, parlerò di questo esperimento in un articolo successivo.

 

Tornando a noi, Fraknoi prosegue il suo ragionamento accennando al fatto che, se una persona è convinta che l’interpretazione di un tema natale è riferita ai suoi dati, vi si identificherà, citando un esperimento dello statistico e psicologo francese Michel Gauquelin (studioso peraltro solitamente citato dagli astrologi, dato che molti suoi studi sembrano dimostrare la validità dell’astrologia). Costui avrebbe mandato l’interpretazione del tema natale di un pluriomicida a 150 persone, di cui il 34% avrebbe detto di riconoscersi nella descrizione.

Bisogna vedere come è stato interpretato il tema natale e come è stata redatta la descrizione fornita al campione esaminato. Fermo restando che certi temi natali sono molto più problematici di altri, a seconda del contesto in cui cresce una persona, questa può condurre una vita normale o diventare un criminale.

Dipende da come riescono a esprimersi le influenze del tema natale: se nel mio tema ho una forte influenza di Marte, potrei ad esempio lavorare nella polizia, tra i pompieri, ma anche come sindacalista oppure persino come politico, facendo comizi molto accesi. Viceversa, se il contesto non mi permette di esprimere in maniera armoniosa l’influenza del mio tema natale, questa si esprime in modo distorto con tendenze criminali, problemi psicologici ecc.

 

Andrew accenna anche a un esperimento di Geoffrey Dean “ricercatore australiano che ha condotto ampie indagini sull’astrologia” (in realtà è un astrologo riscopertosi scettico) che avrebbe rovesciato quelle che dovevano essere le descrizioni astrologiche di 22 persone; il 95% di esse disse di riconoscersi nella descrizione invertita, come quelle che avevano ricevuto le frasi giuste.

 

Questi esempi vengono riportati per dimostrare che generalmente, chi si rivolge a un astrologo, lo fa perché sente il bisogno di una guida e non applica senso critico.

L’esperimento di Dean mi ha un po’ sorpreso (se uno mi dicesse che dal mio tema natale risulto espansivo e aperto alle opportunità della vita, cambierei astrologo oppure diventerei scettico), comunque non posso escludere a priori che si possano verificare meccanismi come quello descritto.

 

Finalmente l’ultimo esperimento: gli astronomi Culver e Ianna avrebbero esaminato ben 3000 previsioni di astrologi constatando che se ne sono verificate solo il 10%.

Per quanto riguarda la previsione di eventi mondani è una delle branche più difficili dell’astrologia per l’infinità di variabili considerate; tuttavia l’esperimento riguardava anche previsioni su singole persone famose (politici, divi del cinema ecc).

Anche le previsioni su singole persone non sono affatto facili: le influenze astrali hanno spesso la possibilità di esprimersi in modi piuttosto differenti a seconda di come il contesto le fa fluire; un astrologo potrebbe credere che una persona avrà una contesa col proprio fratello, e magari invece questa si scontrerà col proprio vicino di casa, oppure avverrà qualcosa di molto diverso, come un incidente d’auto andando al lavoro. L’astrologo ha individuato correttamente un’influenza che agiva sulla terza casa, ma ha sbagliato l’ipotesi riguardo come questa si sarebbe manifestata. Normalmente ci si consulta col cliente per conoscere il contesto in modo da capire chiaramente come possono svolgersi gli eventi, ma una previsione su un personaggio famoso fatta per conto proprio non può contare su questo aiuto, e quindi il margine di errore è molto più alto.

Ci sono inoltre altri fattori: Innanzitutto non tutti gli astrologi sono equivalenti come capacità professionali, alcune delle previsioni esaminate potrebbero provenire da astrologi poco bravi.

Inoltre queste non sono previsioni chieste da clienti, ma fatte o perché richieste dai mass media per avere qualcosa di cui parlare (magari con tempo insufficiente per studiare il caso) o fatte per diletto personale e poi pubblicate sul proprio sito, ma probabilmente senza lo stesso impegno che si mette quando un cliente pagante chiede direttamente un’informazione all’astrologo.

 

Segue poi una breve esortazione retorica sulla necessità di combattere l’astrologia in nome della realtà dell’astronomia e del bene delle giovani generazioni, che l’autore vuole vedere libere da questa “antica fantasia”… insomma l’oscurantismo della chiesa medievale è stato sostituito dall’oscurantismo materialista.

 

La “jetologia” di Fraknoi

 

L’articolo conclude coll’ultima trovata umoristica del nostro Fraknoi, il divertente professore di astronomia:

Costui, per mostrare quanto è assurda la pretesa dell’astrologia secondo cui i pianeti ci influenzino, propone una nuova scienza, la “Jetologia” che dovrebbe fare quello che fa l’astrologia, però basandosi sulla posizione dei jet in volo nel momento desiderato (...e la natività di Napoleone come penserebbe di esaminarla con questo sistema?).

Naturalmente questa trovata serve solo a denotare la conoscenza estremamente superficiale dell’autore riguardo l’astrologia, se non altro perché i jet sono stati costruiti dall’uomo e quindi non possono indicare l’azione di entità o forze metafisiche, mentre i pianeti, secondo la visione astrologica, collegate in maniera più diretta col mondo spirituale e le forze che lo governano.

Avrebbe avuto più senso un esempio basato sulle nuvole, che credo siano state anche usate a scopo divinatorio; seppure con possibilità d’azione più limitate rispetto all’astrologia e, naturalmente, usando solo le nuvole visibili dalla zona considerata.

I pianeti per l’astrologia sono un mezzo, per l’astronomia il fine e l’oggetto di studio.

 

Dubitare dell’astrologia è assolutamente comprensibile, non c’è nulla di male in questo. Anzi, una critica ben fatta può aiutare gli astrologi a individuare i punti deboli della disciplina su cui indirizzare le proprie ricerche per migliorarla e renderla una dottrina più solida.

Tuttavia chiunque creda che un articolo come quello di Fraknoi possa smontare l’astrologia è un… “careful test”.

 

La colpa è degli astrologi

 

Se per combattere l’astrologia, persino persone colte e intelligenti come Andrew Fraknoi, producono materiale così scadente, non dipende solo dalla visione materialista odierna, che porta a considerare l’astrologia come una sciocchezza di cui non ci dovrebbe essere motivo di parlare e che non merita un vero approfondimento.

Infatti, purtroppo, anche molti astrologi hanno contribuito a creare questa incresciosa situazione vendendosi al mercato di massa con oroscopi privi di valore enunciati con sicurezza, fornendo nozioni sui segni solari senza rendere chiaro che si tratta solo di un componente di qualcosa di più complesso, contribuendo così a dare una visione distorta dell’astrologia.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti: una disciplina profonda e affascinante come questa è ridotta a una parodia di sé stessa, un mezzo di intrattenimento ed evasione per le masse, un oggetto di derisione per le teste pensanti della società.

 

Oroscopi e nozioni superficiali sui segni solari rappresentano cattiva pubblicità, il fatto di non accennare mai a cosa c’è dietro i pianeti stimola gli equivoci che attirano l’ira degli astrologi.

 

Bisogna al contempo mettere in chiaro che l’astrologia non è una scienza (almeno non una scienza “dura” come fisica e astronomia), e far capire che non rappresenta un mezzo di evasione per nutrire i sogni e i desideri delle persone, bensì una disciplina con una sua dignità, in grado di fornire un aiuto concreto per comprendere la realtà della nostra vita quotidiana e prendere certe decisioni.

 

- Il Gatto

Note:
1) Jeff MAYO, Astrology, London, The English Universities Press, 1975, p. 5