L'astrologia è contro gli oroscopi

Il gatto è arrabbiato

 

Nota: Se ci sono dei termini tecnici che non capite provate a vedere il mio glossario.

Per una volta gli scettici hanno ragione

Ai giorni nostri la parola “astrologia” ai più fa pensare agli oroscopi che appaiono in riviste, giornali o in qualche programma tv, giustamente avversati dagli scettici di ogni specie.

La vera astrologia predittiva si basa, in un modo o nell’altro a seconda delle tecniche usate, sul tema natale della persona, cioè sulla precisa posizione di tutti i pianeti, dell’ascendente, delle cuspidi delle altre case al momento della sua nascita e da altri elementi ancora.

L’oroscopo invece? L’oroscopo si basa esclusivamente sul segno in cui si trovava il Sole osservando come i vari pianeti di volta in volta si rapportano con quella posizione stimata. Alcuni astrologi cercano di aumentare leggermente la precisione dividendo l’oroscopo di ogni segno per decadi, cioè dividono il segno in terzi differenziando parzialmente la previsione per chi è nato nelle diverse frazioni di segno (Saturno appena entrato in Ariete con compierebbe un trigono con un Sole alla fine del Leone per tutto l’anno).

Questo pone due problemi:

1) Se il Sole, tra le altre cose, rappresenta la nostra natura essenziale, dall’altro può contemporaneamente rappresentare altre cose molto diverse a seconda della casa che dispone nel tema, compresi i vostri nemici... il vostro oroscopo era pieno di buone promesse e invece vedevate prosperare i vostri rivali? Questa potrebbe essere la spiegazione.

2) Non si tiene conto della posizione degli altri pianeti e di tutti gli altri elementi del vostro tema natale. Magari, il pianeta che è in una posizione teoricamente negativa per i nati in Scorpione, sta contemporaneamente facendo un transito positivo alla vostra Venere, eventualmente anche molto più preciso del contatto che starebbe avendo col Sole, e quindi in realtà a voi le cose vanno bene o comunque meglio del previsto.

Insomma gli oroscopi non funzionano e non possono funzionare, salvo magari in qualche raro caso, una via di mezzo tra la coincidenza e l’eccezione che conferma la regola.

Il giudizio meno severo che si possa dare sugli oroscopi è che si tratta di uno strumento estremamente impreciso.

In pratica pagare un astrologo per fare un oroscopo è come pagare un architetto per costruirvi la casetta dei lego; eppure ho sentito dire che gli astrologi che guadagnano di più sono proprio quelli che fanno gli oroscopi… voi paghereste a uno chef di fama mondiale quanto guadagna in due mesi per scaldarvi una singola pizza surgelata comprata al discount sotto casa?

Il mercato di massa

Perché allora gli oroscopi sono così popolari? Perché sono adatti al mercato di massa: l’astrologo può pubblicare i suoi oroscopi in qualunque rivista o giornale e quello che ha scritto avrà grosso modo la stessa validità per tutti i lettori nati sotto il tal segno, senza che ci si debba preoccupare dell’ascendente, delle parti arabe ecc del tema natale del singolo.

Il lettore, d’altro canto, non deve sapere l’ora di nascita, persino il luogo non è necessario; è nato il 15 aprile? È Ariete e si legge il suo oroscopo, queste rubriche indicano gli intervalli di giorni associati a un segno o un altro (ma attenzione a chi è nato proprio l’ultimo o primo giorno di un segno, a volte calcolando il tema natale vero e proprio si hanno sorprese).

Giornali e riviste, da parte loro, pare pubblichino gli oroscopi anche per alleggerire un po’ le cose dopo tutte le brutte notizie di cui hanno parlato.

La tecnica più usata (l’unica che conosco) prevede di considerare il segno solare come prima casa (che rappresenta appunto noi stessi), il segno successivo come la seconda casa (risorse materiali e morali) ecc e dalla posizione dei pianeti nei vari segni trarre le nostre conclusioni.

Questo metodo è tecnicamente valido? No.

Astrologi e oroscopi

Questo significa che gli astrologi che fanno oroscopi sono dei ciarlatani? In verità no, alcuni degli astrologi che stimo di più hanno scritto oroscopi almeno per un certo periodo della loro vita (e altri, di cui invece non apprezzo le tecniche astrologiche, rifiutano di fare oroscopi per etica professionale), ma loro per primi sanno che quello che fanno non ha reale valore, se lo fanno è per altri motivi come affrontare difficoltà economiche o semplicemente cogliere un’opportunità, pare che a volte siano le redazioni stesse delle riviste a contattare degli astrologi per proporgli di curare le loro rubriche.

Nonostante io abbia scoperto anche qualche astrologo che afferma di avere avuto buoni riscontri nel pubblico circa il valore dei propri oroscopi, in genere tra gli addetti ai lavori la discussione non è tanto se gli oroscopi valgono o meno, quanto se è opportuno farli o no.

Coloro che si esprimono a favore di questa pratica in genere, evitando argomentazioni economiche, si limitano a dire che serve a ricordare alla gente che l’astrologia esiste, a mantenerla viva e a farne pubblicità.

Ma ovviamente fare previsioni prive di un valore reale non può certo mettere l’astrologia in buona luce; questa illustre disciplina viene invece banalizzata e buttata in farsa.

Si pensi inoltre al caso della Russia. L’astrologia non ha trovato praticamente spazio per anni nella cultura dell’Unione sovietica (nonostante Stalin avesse un astrologo di fiducia) eppure, alla caduta del regime, l’astrologia è rifiorita ed ora è uno dei paesi dove è più accettata (devo però ammettere che ora sono molto diffusi anche gli oroscopi).

Per quanto mi riguarda, nonostante io fossi interessato da anni alla spiritualità, sono sempre stato diffidente nei confronti dell’astrologia proprio a causa degli oroscopi, solo leggendo per caso un libro sull’argomento ho scoperto che l’astrologia era una cosa seria.

Infine devo avvisare che alcuni oroscopi sembra non siano nemmeno fatti da veri astrologi. Questo è stato raccontato da Bernard Eccles, astrologo inglese che pubblica regolarmente oroscopi, in un’intervista pubblicata in: http://www.skyscript.co.uk/bernard.html.

Costui, infatti, ha cominciato la propria carriera nell’ambito degli oroscopi inviando alcune previsioni a una rivista femminile. La redazione gli ha risposto chiedendogli di curare i loro oroscopi; lui allora ha chiesto ingenuamente: <<Ma chi li sta scrivendo adesso?>> e gli hanno risposto: <<Ce li inventiamo.>>

Credete all’astrologia, non credete agli oroscopi.

- Il Gatto